0. - INTRODUZIONE
Strumenti, sistemi e dispositivi dell'elettronica applicata operano su informazioni, cioè segnali di tensione e/o di corrente, che possiamo suddividere in due grandi categorie: segnali analogici e segnali digitali.
In riferimento ai valori che il segnale può assumere in un intervallo finito, distinguiamo:
segnale logico binario: può assumere solo due valori, 0 e 1 (stati)
segnale digitale: può assumere solo un numero discreto di valori equidistanti tra loro in un intervallo finito
segnale analogico: può assumere tutti i possibili valori in un intervallo finito
Nella pratica, si presenta sempre più di sovente di dover operare sia su segnali analogici che digitali contemporaneamente. Nei controlli di processi industriali gestiti in tempo reale da computer, grandezze analogiche, quali pressione, temperatura, velocità, intensità luminosa, ecc., vengono tradotte in segnali elettrici analogici e quindi codificate in forma digitale per essere memorizzate dal computer, che, a sua volta, opera su questi dati le scelte opportune di controllo e gestione automatica.
Negli apparecchi di misura che forniscono il valore della grandezza analogica misurata su visualizzatori digitali, anziché tramite lo spostamento dell'ago di un equipaggio mobile rispetto ad una scala graduata.
Nei casi citati, e in tutti gli altri, bisogna effettuare la conversione della grandezza analogica, rilevata da un opportuno trasduttore, in forma digitale nel modo più preciso possibile. Tale compito viene espletato da circuiti integrati detti convertitori analogico/digitali (DAC = Analog to Digital Converter). Il convertitore digitale/analogico (DAC = Digital to Analog Converter) compie l'operazione inverswa, cioè fornisce in uscita tensione e/o corrente proporzionali alla grandezza fisica acquisita all'ingresso in forma digitale.