2.7.2. - Misura della corrente di cortocircuito

Una delle situazioni in cui si rivela maggiormente efficace l'impiego dell'amplificatore operazionale come convertitore corrente-tensione è la misura della corrente massima erogabile da un sistema elettronico, in condizioni di corto circuito. Questa tecnica è spesso usata per rilevare segnali provenienti da sorgenti con resistenza interna elevata, ad esempio trasduttori.

In figura è riportato un generatore di segnale di resistenza interna RO = 50 KO. La corrente di cortocircuito dovrebbe essere pari a

.

Il microamperometro inserito ai capi del generatore indicherebbe una corrente minore, in questo caso 45 m A.

Collegando ai terminali del generatore un convertitore I/V invertente, si viene effettivamente a creare un cortocircuito fra di essi, grazie alla massa virtuale dell'amplificatore operazionale.

Pertanto, tutta la corrente

fornita dal generatore scorre in R, determinando una tensione di uscita

.

Applicando un voltmetro all'uscita del convertitore I/V, indipendentemente dalla resistenza interna dello strumento, si misura una tensione proporzionale alla corrente di cortocircuito ISC.

 

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