1.2. - Convertitore a resistori pesati
Il principio di funzionamento è quello di fare contribuire ogni bit della grandezza digitale con una corrente proporzionale al suo peso. Ciò si ottiene col circuito di figura (in questo caso a 4 bit).
Due qualunque resistenze contigue stanno tra loro in un rapporto 2. Supponendo tutti i bit a 1 logico, cioè deviatori tutti collegati a VR, le correnti in ogni resistore sono:
Figura 1
Essendo I3 la corrente relativa all'SMB, le altre correnti
risultano rispettivamente della corrente
I3, cioè vengono pesate proporzionalmente al peso del bit.
La tensione d'uscita Vo, applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, risulta:
(1.2.1)
dove S3, S2, S1, S0, valgono 1 se il bit corrispondente e a 1 logico, 0 se è a 0 logico.
I bit, cioè i segnali digitali, non possono pilotare direttamente gli ingressi del DAC, non avendo né la potenza necessaria né fornendo tutte la stessa tensione VR, ma pilotano degli interruttori elettronici (in genere di tipo CMOS) collegando i resistori pesati a VR se a 1 logico, a massa se a 0 logico.
Generalizzando, per un convertitore a N bit si avrà:
(1.2.2)
Dalla (1.2.2) si può constatare come Vo sia proporzionale al valore digitale dell'ingresso, dipendendo dal valore degli ingressi S (valore che può essere 0 oppure 1). Nel caso esaminato il convertitore è a 4 bit, cui corrispondono 24 = 16 possibili valori di tensione di uscita. Il primo valore è relativo a quello con tutti gli ingressi S a 0 e quindi Vo = 0. Se si mette S0 = 1 e tutti gli altri ingressi a 0, si ottiene il più piccolo incremento di tensione d'uscita e quindi il VLSB.
Definizione: Il VLSB è il più piccolo incremento della tensione d'uscita ed è definito, nel caso del convertitore a resistori pesati a
N bit, come:
(1.2.3)
Quando tutti gli ingressi S sono ad 1, avremo il massimo valore di tensione di uscita, VoMAX:
(1.2.21)
esprimibile anche come:
(1.2.22)
dove VoFS è il valore di fondo scala definito come:
(1.2.23)
Il circuito convertitore non è realizzato a componenti discreti, perché il corretto funzionamento dipende dalla precisione e dalla stabilità dei resistori, ma è una struttura integrata. L'inconveniente di questo convertitore è che, al crescere del numero dei bit (oltre i quattro), risulta difficile integrare valori di resistori molto diversi tra loro in modo che abbiano lo stesso coefficiente termico, cioè che al variare della temperatura i resistori varino in maniera tra loro proporzionale. Questo inconveniente viene superato impiegando una rete a scala R-2R (ladder).