1. - CIRCUITI INTEGRATI

1.1. - Generalità

Un circuito è detto integrato se tutti i suoi componenti (attivi e passivi), e le interconnessioni tra essi, sono realizzati sulla stessa piastrina (chip) di silicio.

Rispetto alle realizzazioni discrete i circuiti integrati presentano vantaggi di ordine economico, di affidabilità e di riduzione di ingombro. Inoltre semplificano notevolmente il progetto di sistemi elettronici, essendo possibile realizzare in forma integrata dispositivi con caratteristiche prossime agli amplificatori ideali, e dispositivi complessi che svolgono sul segnale operazioni di varia natura.

Le strutture tipiche dei circuiti integrati lineari si basano sulla caratteristica di contemporaneità di realizzazione dei componenti dello stesso tipo (transistors, resistori, ecc.). Ciò permette di ottenere componenti che, pur avendo caratteristiche diverse da quelle previste (dispersione), siano molto simili tra loro.

Non sarà quindi possibile in un circuito integrato realizzare componenti privi di dispersione, ma sarà possibile disporre di due o più componenti attivi o passivi molto simili.

Anche nel caso che i componenti da integrare debbano avere caratteristiche diverse, la realizzazione integrata assicura scostamenti percentuali molto simili rispetto alle caratteristiche desiderate.

Tutto ciò porta a realizzare circuiti le cui prestazioni non sono legate direttamente ai parametri che caratterizzano i singoli componenti ma, quando possibile, a rapporti di parametri, essendo questi poco sensibili alla dispersione.

 

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